Lago di Molveno
inserito da Giulia
Preziosa perla in più prezioso scrigno: le parole di Antonio Fogazzaro restano la definizione più appropriata per il Lago di Molveno, il più grande lago alpino di origine naturale situato in territorio italiano ad una quota superiore agli 800 metri, celebre per la sua intensa colorazione azzurra e per la trasparenza delle acque. Nelle acque del lago si riflette l’affascinante profilo delle Dolomiti del Gruppo Brenta. Un paesaggio incontaminato e quasi incantato, meta ideale per un weekend primaverile. Il centro abitato di Molveno si trova a nord est, sulle rive del lago, circondate da foreste di abeti e faggi che si estendono su su fino ai 2000 metri delle pendici delle vette. Gli appassionati di pesca amano questo lago per la ricchezza ittica: trote mormorate, salmerini, carpe, tinche, barbi e cavedoni… Ma Molveno attira anche molti amanti degli sport eolici grazie alla presenza dell’Ora del Garda, un vento stagionale che spira da marzo a ottobre, da metà mattina a fine pomeriggio, favorendo la pratica di vela, surf e parapendio. Il perimetro del lago è completamente percorribile, sia a piedi che in bicicletta o a cavallo. E per chi è curioso i dintorni offrono diversi spunti: dai Fortini di Napoleone, costruiti dagli Austriaci nel secolo scorso e raggiungibili a piedi con una breve passeggiata dal centro abitato di Molveno, al centro di Andalo (Chiesa Parrocchiale SS Vincenzo Modesto e Crescenzio, con portale rinascimentale)o ai suoi masi, antichi nuclei abitati che insieme hanno dato vita alla borgata. Da Molveno si può poi salire in cabinovia al Pradel, eccezionale punto panoramico sull’Altopiano e sul Brenta. Per i buon gustai si segnalano i salmerini, tipicamente cucinati al vapore, oppure anche le trote lacustri, che possono raggiungere anche grosse dimensioni. Gustosissima la grigliata mista di lago, e per chi preferisce la carne lo spezzatino di vitello o di carni miste, abbinato con polenta e funghi trifolati. Oltre naturalmente ai tradizionali canederli e strangolapreti. Procedendo sulla statale 421 si arriva al Lago di Tenno, un piccolo lago artificiale che gode di un ottimo clima, trovandosi a metà fra il lago di Garda e l’entroterra alpino. Famoso il suo castello, una miscela di stili che unisce passato e presente. Ancora più a sud si trova il lago di Ledro, noto per i resti della famosa palafitta, rinvenuta nel 1929, quando il livello del lago fu abbassato per i lavori di presa della centrale idroelettrica in costruzione a Riva del Garda. Sulla sponda meridionale del lago affiorò in quell’occasione una distesa di pali,oltre 10.0000: una delle più grandi stazioni preistoriche scoperte fino allora in Italia e una delle testimonianza più importanti in Europa La palafitta fu catalogata fra le stazioni del tardo neolitico –e neolitico, in quanto parte dei reperti appartengono a questa età. La valle di Ledro è una palestra naturale nel verde: lago monti sentieri segnati CAI-SAT, palestre di roccia, strade militari e forestali con itinerari per rampichino, strutture e campi che permettono di praticare una miriade di sport e attività. Dalla vela alla mountain bike, dalla pesca alle escursioni a piedi o a cavallo o al parapendio.
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