A Dascio in canoa. Fra le acque del Mera e quelle del Lago di Novate Mezzola. Pian di Spagna.
inserito da Giulia & Romeo
Percorrendo la statale 36 verso Lecco, in direzione nord, dall’uscita della superstrada fino alle gallerie di Verceia, volgendo lo sguardo a ovest si può inaspettatamente incontrare un posto incantevole poco conosciuto: la riserva naturale del Pian di Spagna, la più grande della Lombardia, un paradiso per gli amanti della flora e della fauna e degli appassionati di fotografia.Con la nostra macchina fotografica zoomiamo un punto preciso: Dascio, una frazione di Sorico, dove davanti al Pian di Spagna il fiume Mera sfocia nelle acque del lago di Novate Mezzola. Per avere una visione d’insieme dell’oasi naturale si può salire fino ad Albonico, frazione di Sorico. Tutto intorno le montagne, dominate dal massiccio del Monte Berlinghera, a fare da cornice a una cartolina che sembra quasi vintage. Perché il luogo appare incontaminato, lontano dalle folle chiassose di turisti, quasi nascosto. A metà fra uno scorcio svizzero e un luogo manzoniano, questo posto emana una poeticità che modula le sfumature a seconda delle stagioni e della luce del sole. Qui si può camminare, correre con la mountain bike o anche andare a cavallo…ma particolarmente suggestivo è affittare una canoa presso l’ hotel Berlinghera (0344 84037) ed esplorare il fiume e il lago dal centro. Qui tra i canneti e le tife nidificano numerose specie di uccelli acquatici. Sulla sponda occidentale del lago si trova il tempietto di San Fedelino, raggiungibile con la canoa oppure piedi sul sentiero, oratorio in stile romanico del secolo X, sorto sul presunto luogo del martirio di San Fedele. Esattamente qui passava, ben oltre il Medioevo, l’antico tracciato della Via Regina che collegava Como alle Alpi. Fedele era un soldato dell’imperatore che, essendosi convertito al cristianesimo, si rifiutò di fare offerte sacrificali agli dei prima di una battaglia. Per questo venne condannato a morte, insieme ad altri soldati convertiti. Fedele, per scampare alla condanna fuggì verso Como e risalì il lago con una barca, fino a giungere a quello che ai tempi era il paese più settentrionale del Lario, Samolaco, dove fu raggiunto dai sicari dell’imperatore e decapitato. Sul luogo del ritrovamento vene eretto l’oratorio che oggi vediamo. Curiosità: durante la fine della seconda guerra mondiale alle pendici del Monte Berlinghera, ricche di nascondigli naturali e fitti boschi, aveva presidio la 52 brigata Garibaldi “ Luigi Clerici “l, a stessa che trasse in arresto Benito Mussolini il 28 aprile 1945, guidata dal partigiano Pierluigi Bellini delle Stelle.
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