Val Formazza: il paradiso dello sci di fondo e del trekking

inserito da Giulia & Romeo





La val Formazza è considerata uno dei più importanti luoghi d’origine dello sci di fondo italiano: nel 1909 tre svizzeri vi giunsero con gli sci ai piedi, provenienti da Airolo, tramite il passo San Giacomo. Dopo questa impresa un falegname, Guido Matli, cominciò a costruire gli sci per i valligiani. Il parroco diede vita a uno sci club e a numerose escursioni che sono rimaste storiche.
Due le piste più rinomate: quella di san Michele e di Riale, poste a differenti altitudini e con diverse caratteristiche che riescono a soddisfare ogni esigenza. La pista di san Michele, a mt 1276, si snoda in un tracciato di 12 km da Fondovalle a Ponte. La pista di Riale, a mt 1728 mt, ha uno sviluppo totale di 10 km e presenta caratteristiche tali da essere considerata tecnica. Presso entrambi i tracciati sono presenti attrezzati centri di fondo e qualificati maestri ed istruttori.
Ma vediamo come arrivarci…
Arrivando da Domodossola, dopo i tornanti della valle si giunge all’altopiano di Formazza (1200-1500). Numerose frazioni sorgono a destra e a sinistra del Toce, fra cui San Michele., la prima pista indicata. Più avanti lungo la strada si arriva ad un famoso punto panoramico:facendo un salto di 143 metri , per una larghezza di base di 60 metri, il Toce dà vita alle cascate, ritenute le più belle e imponenti d’Europa, che sono il simbolo internazionalmente riconosciuto della val Formazza. Sono aperte d’estate nei giorni festivi e nei primi 15 gg d’agosto. Le cascate sono al centro di uno spettacolare anfiteatro naturale posto fra i 1500 e i 1675 metri di quota. In passato fu meta e oggetto di ammirazione di molti personaggi storici fra cui Wagner, la regina Margherita di Savoia, Fogazzaro e Carducci, che rimasero affascinati dalla sua imponente maestosità. “di una bellezza non superabile” fu il commento di Richard Wagner.
Proseguendo in auto sopra le cascate del Toce si incontra un secondo altopiano (1740) pieno di prati. Il centro abitato di Riale è sorto in quella posizione perché ritenuto al riparo dai pericoli valanga. Anche qui, come a San Michele, ci si può sbizzarrire con lo sci di fondo. Trovandosi Riale in posizione isolata , la notte si può ammirare un magnifico cielo stellato…
Per chi ama le passeggiate con le racchette da neve da Riale proseguendo sulla sinistra si raggiunge la diga di Morasco, con il suo lago, e proseguendo ancora a piedi, fino a superare i 2500 di quota, il lago e il ghiacciaio del Sabbione. Girando invece sulla destra si raggiunge il lago Castel, il Rifugio Maria Luisa (2150), il lago del Toggia ed il passo di San Giacomo. (2313) dove finisce la strada, inizia la svizzera e ci si affaccia sulla val Bedretto. Le rocce dei monti della val Formazza offrono agli appassionati di geologia e di minerali un’ampia gamma di quarzi….
E nel rientrare a casa, nel tardo pomeriggio, una tappa è d’obbligo, al centro termale di Premia, con piscine e centri benessere, che sfrutta le virtù benefiche di una sorgente d’acqua calda che sgorga a 42.° E poi ancora, in macchina verso casa, giardandola dalla strada da lontano non potrete non rimane sere affascinati dalla Parrocchiale di San Gaudenzio a Baceno, definita la perla delle Alpi. Ne riparleremo in un prossimo weekend!