Val Vigezzo: nella valle dei Pittori e degli Spazzacamini
inserito da Giulia & Romeo
Se siete amanti della montagna e rifuggite mondanità e luoghi comuni, la Val Vigezzo saprà accogliervi e stupirvi con la sua natura, la sua storia e il suo attaccamento alle tradizioni. Passeggiando per le strade e i vicoli dei suoi paesini scoprirete perché viene chiamata la Valle dei Pittori: da una parte la passione dei suoi abitanti per la pittura è testimoniata in maniera evidente dalle facciate delle case che mostrano bellissimi affreschi, soprattutto di soggetti religiosi. Numerose opere degli artisti vigezzini sono custodite anche presso la pinacoteca della scuola di Belle arti Rossetti e Visentini, a Santa Maria Maggiore. In estate qui vengono ancora oggi effettuati corsi di disegno e di pittura. Dall’altra la nomea della valle è data anche dalla bellezza della sua natura e dei suoi paesini ancora incontaminati dalla speculazione edilizia e dal turismo di massa. Ci sono scorci che sembrano pennellati dalla mano di un artista. Santa Maria Maggiore, Druogno, Malesco, Toceno, Craveggia, Villette e Re: le miriadi di camini che spuntano sui tetti di pietra oltre a fumare d’inverno raccontano le storie di una professione oggi ormai quasi scomparsa, quella degli spazzacamini. A Santa Maria Maggiore un museo ne raccoglie le testimonianze e rievoca gli anni in cui i vigezzini furono costretti ad emigrare in cerca di fortuna, come spazzacamini, sia in italia, dal 1300, che in Europa, dal 1600. lI museo, nel parco della Villa Antonia, ospita gli attrezzi del mestiere, dalla raspa al brischetin, al riccio, la squareta, la caparuza e il sach, nonché fotografie e testimonianze. Nel fenomeno migratorio furono coinvolti soprattutto i bambini, la cui esile struttura permetteva un’agile salita negli stretti cunicoli da spazzare. Molti bambini compirono i 6, 7 anni lontani da casa, tra la fuliggine e le nebbie della Val Padana e dei Paesi del nord. Alcune pasticcerie addolciscono oggi questi amari ricordi sfornando i bacini degli spazzacamini, biscottini tipici del luogo.A Santa Maria Maggiore passeggiando con calma scoprirete belle ville padronali risalenti all’Ottocento , parchi e giardini con alberi secolari. E’ il capoluogo della valle e centro di soggiorno e turismo internazionale. Sopra Santa Maria, dopo la frazione di Crana , a Toceno troverete uno dei migliori punti panoramici della valle. Le cime che fanno da cornice imponente tutto intorno all’altopiano sono quelle del Gridone, che colpisce per la sua forma frastagliata,la Pioda di Crana, il Pizzo della Scheggia, il Pizzo Ragno, il Togano….E poi i bianchi ghiacciai della catena del Rosa, che con le sue vette di oltre 4000 m si estende ad ovest oltre la città di Domodossola. Da segnalare come curiosità, a Druogno, il museo della cartolina d’epoca, che ne raccoglie circa 3000 pezzi.Un’altra storia che dà suggestione alla valle è quella dell’acqua di colonia: fu proprio un vigentino, Giovanni Paolo Feminis, oltre tre secoli fa, ad averla inventata mentre viveva da emigrante in Germania. Preparata con alcool finissimo ed essenze naturali che solo la flora italiana (e in particolare quella della val vigezzo) poteva offrire, fu venduta inizialmente come Aqua mirabilis, elisir di lunga vita utile a combattere mal di testa, coliche e mal di denti. Fu poi apprezzata dalle donne per la sua fragranza e commercializzata in tutta Europa dal pronipote Giovanni Maria Farina, che dal 1837 divenne fornitore ufficiale della Regina Vittoria d’Inghilterra, il cui esempio fu seguito da oltre 50 regnanti. Per gli amanti del fondo una pista ad anello unisce Malesco, Santa Maria e Druogno, attraverso boschi, pinete e radure innevate. Con la funivia che parte da Prestinone si raggiungono gli impianti di discesa della piana di Vigezzo (1712) che raggiungono quota 2000. Le gite sono per ogni difficoltà, dalle passeggiate che collegano i paesini tra loro, attraverso prati e boschi, alla traversata del lago Gelato per i più esperti, e ancora la valle di Arvogno, Alpe Blitz, Monte Cavallina, Valle Onsernone, valle Cortino… Consigliamo di raccogliere informazioni e depliant nelle pro loco che sono davvero ben fornite. Attraverso la Val Loana, da Malesco, si può accedere anche al parco nazionale Val Grande, l’area wilderness più ampia d’Italia. La valle dei pittori è raggiungibile in auto attraverso la strada del Sempione (uscita Masera Valvigezzo), da Locarno attraverso le Centovalli o da Cannobio ed il lago Maggiore attraverso la Valle Cannobina. In treno si può percorrere la linea Milano Domodossola e poi prendere lo storico o trenino bianco e blu della ferrovia vigezzina. Un suggerimento culinario: a Masera fermatevi al Divin Porcel per una cenetta tipica con la carne cruda da cuocere personalmente sulla pietra ollare, abbinata a patate al forno e maionesi varie… Un ottimo pit stop per iniziare il vostro weekend che anche dal punto di vista culinario non vi deluderà: sia nei ristoranti che nelle baite scoprirete i salumi e i formaggi della valle, oltre ai tipici piatti con polenta e funghi, salsiccia e selvaggine varie.
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