Val Pusteria: sulle note di Mahler immersi nel verde pastello dei prati,incorniciati dalle Dolomiti
inserito da Giulia & Romeo
Sui prati della Val Pusteria sono spuntati i bucaneve…al bianco del mantello invernale si stanno sostituendo tutte le sfumature di verde che da sempre la caratterizzano e su cui svetta all’orizzonte il color roccia delle cime dolomitiche. Passeggiando sui sentieri appena fuori dai centri abitati già si sente il profumo della resina, e il primo sole scalda e diffonde l’essenza inconfondibile degli aghi di pino. Arriva da lontano il fischio del treno e si vede passare il coloratissimo e moderno convoglio della val Pusteria, mentre sulla ciclabile che da Rio Pusteria si allunga fino a San Candido, e poi ancora a Lienz, per un totale di 61 chilometri, pedalano ciclisti di ogni età. Sono paesaggi incantati, che hanno mantenuto il fascino di un tempo. Il grigio e il traffico rumoroso della città sono davvero lontani, persino nei centri più cittadini come Brunico: le case colorate, l’estremo ordine, le montagne che fanno da sfondo al centro pedonale, gli allegri caffè all’aperto… Una fetta di strudel e un succo di mela, un bicchiere di Gerwurtz Traminer con due fettine di speck o di Kaminwurz all’ora dell’aperitivo. O un semplice caffè all’Hotel Post, dove in Addio alle Armi Hemingway al bancone con il bicchiere in mano combatteva contro il destino. E dopo lo shopping nei bellissimi negozi della via principale e la passeggiata che porta al Castello, vi suggeriamo un bel tuffo al Centro Benessere di Riscone, il Cron4, a 5 minuti di macchina sopra Brunico, con piscina e 12 saune. Per chi fugge la folla suggeriamo dieci minuti in più di macchina per raggiungere a Campo Tures il più tranquillo e moderno centro benessere di Cascade, già in Valle Aurina. Qui, a differenza del Cron4, il divieto di portare il costume è riservato solo all’area nudisti. Da Brunico potete proseguire verso nord e fermarvi a Monguelfo, per due passi lungo le sponde della Rienza, sempre soleggiate, e poi raggiungere il Castello con una breve passeggiata su un comodo sentiero. Aleggia sul paese il nome di Paul Troger, pittore dei primi del ‘700 a cui è dedicata una fontana nella piazza e un’aiuola all’ingresso del centro abitato. Un minigolf può allietare i pomeriggi dei bambini, come anche il parco giochi che confina con i campi di tennis e la stazione. Curiosità: scelse Monguelfo come località di villeggiatura anche Arthur Schnitzler, l’autore di Doppio Sogno, il libro da cui fu tratto il film di Stanley Kubric Eyes Wide Shut, con Nicole Kidman e Tom Cruise. Per un pernottamento fuori dal mondo vi consigliamo di salire la collina dietro la ferrovia e di prenotare una camera al Gailerhof, un albergo a due stelle con un ambiente famigliare molto accogliente. Già la stradina per arrivarci, snodata a serpentina nei prati, è suggestiva e si lascia alle spalle la cartolina con il campanile e i pochi rumori del paese. In un quarto d’ora di strada raggiungete San Candido e Dobbiaco, di recente entrati negli schermi tv con “A un passo dal cielo”, la fortunata fiction di Rai 1 con Terence Hill che fa la guardia forestale nei boschi circostanti. A San Candido si trova il più importante monumento romanico del Tirolo, la Collegiata. Altre chiese da segnalare sono la Parrocchiale di San Michele, la Cappella di Altòtting e del Santo Sepolcro edificata dal 1653 come una copia in miniatura del Santo Sepolcro sul Calvario di Gerusalemme; la Chiesa del Convento dei Francescani, affacciata sul Rio Sesto, costruita a fine '600 con chiostro annesso. Tutti i segreti delle Dolomiti sono svelati nel Museo Dolomythos, dedicato al patrimonio dell’umanità. In inverno il cielo si colora con le mongolfiere del Balloon Festival, mentre nelle vie del paese si possono ammirare le sculture di ghiaccio e di neve. D’estate San Candido è punto di partenza per l’escursione ai Tre Scarperi o alle Tre cime di Lavaredo. Da qui parte anche la famosa ciclabile per Lienz, che permette quindi un passaggio sulle due ruote dall’Italia all’Austria, in 44 chilometri. E’ un percorso in discesa abbastanza semplice (600 metri di dislivello) ed è possibile tornare in treno. Di Dobbiaco, famosa d’inverno per la Coppa del mondo di sci di fondo, segnaliamo la Torre Rossa, il Grand Hotel e il castello degli Herbst del 1500, nel centro cittadino, difeso da alte mura ornate da merli. Tra gli edifici di culto la chiesa barocca di San Giovanni Battista, l’antica via Crucis delle Cappelle della Passione del 1500, il santuario di Santa Maria e il sentiero di meditazione a San Pietro in Monte. Tra gli edifici più caratteristici lungo la strada verso Carbonin Vecchia si trova il maso Trenker, dove il compositore Gustav Mahler trascorse i mesi estivi dal 1908 al 1910, componendo la Nona sinfonia, la Decima (incompiuta) e il celebre "Canto della Terra". La settimana Mahleriana offre ogni anno un ciclo di conferenze e concerti per gli appassionati. Lasciando Dobbiaco, dopo aver visto il bellissimo lago dove passa anche la ciclabile che arriva fino a Cortina, è d’obbligo una puntatina al lago di Braies, un gioiellino incastonato fra le Dolomiti. Uno scatto fotografico irrinunciabile per il vostro weekend, che vorrete sicuramente prolungare in questa o in un’altra occasione.
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