Il cuore verde del Mediterraneo.La Sila
inserito da Giulia
Ancora oggi visitatori e turisti continuano a meravigliarsi nell'incontrare, a pochi chilometri dalla costa ionica o tirrenica, una tale varietą di boschi (pini, larici, faggi, querce, castagni) intervallata da praterie e pascoli, ricca di torrenti e laghi tanto da rendere questo altipiano, spesso paragonato alle regioni del nord Europa, l'autentico cuore verde del mediterraneo. Il versante nord dell'altopiano, affacciato sulla piana di Sibari, prende il nome di Sila Greca, denominazione dovuta ad antichi flussi migratori di popolazioni greche ed albanesi, etnie e culture ancora vive e presenti nei paesi posti alle pendici di questi monti. La Sila Grande si estende al centro del massiccio e comprende le zone pił popolose ed attive dell'altopiano: dai rinomati centri turistici di Camigliatello Silano e di Lorica, noti soprattutto per i comprensori sciistici di Monte Curcio e Monte Botte Donato, ai laghi artificiali del Cecita e dell'Arvo, allo straordinario territorio del Parco Nazionale della Calabria in Sila Grande che comprende tra l'altro l'imponente foresta della Fossiata e la piccola riserva naturale dei Giganti di Fallistro, colonia di secolari pini larici, ultimi esmplari della foresta primigenia, sopravvissuti a secoli di continui disboscamenti, piante che raggiungono oltre i 40 metri di altezza ed un diametro di circa due metri. Pił a sud si estende la Sila Piccola, che comprende alcuni degli angoli pił integri dell'habitat silano, come la valle del Tacina, la gola del torrente Soleo, le valli del Ciricilla e del Crocchio ed il fitto bosco del Gariglione, una tra le pił rinomate foreste calabresi, posta al centro del Parco Nazionale della Calabria in Sila Piccola. Tra i laghi artificiali dell' Ampollino e del Passante troviamo i pił importanti centri turistici: Palumbo, frequentato sia in estate che in inverno, Buturo, Villaggio Mancuso, storico centro di villeggiatura dalle caratteristiche villette di legno in tipico stile alpino dei primi anni del Novecento. Il territorio silano in inverno diventa teatro sportivo per gli amanti dello sci alpino e dello sci di fondo. In estate la Sila offre una tra le pił vaste reti escursionistiche, percorribili a piedi, a cavallo o in mountain-bike, alla scoperta di valli assolate, torrenti incastrati tra le rocce, boschi fiabeschi che degradano dolcemente sui laghi frequentati dagli amanti degli sport d'acqua.
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