L'Aspromonte
inserito da Giulia
Il lungo viaggio tra le montagne calabresi non può che finire sul mare ed in effetti dalla spettacolare piramide montuosa dell'Aspromonte si apre una vista sconfinata sui mari che abbracciano l'estrema punta della Calabria, il mar Jonio ed il mar Tirreno, in un indimenticabile panorama a 360 gradi costellato dai profili delle Isole Eolie e dall'imponente cima dell'Etna. L'estrema bellezza di questa montagna compete solo con la sua fama e le sue contraddizioni, a partire dal nome che, pur evocando severità e fatica, dovrebbe significare "monte bianco", nome attribuitogli dalle popolazioni greche della costa ionica nell'ammirare le candide formazioni rocciose del versante orientale. La varietà del paesaggio, con i suoi profondi valloni, i ripidi crinali rocciosi, le spaziose assolate fiumare, fanno dell'Aspromonte una delle principali mete del turismo del meridione, apprezzato e riconosciuto ultimo lembo della natura selvaggia e incontaminata del Mediterraneo. Da Gambarie, principale centro turistico della zona dotato di numerose strutture ricettive e di un impianto di risalita che collega il paese con la vetta del Monte Scirocco, si raggiunge comodamente il Montalto, cima più alta con i suoi 1955 metri, da dove è possibile percorrere con lo sguardo gli innumerevoli solchi fluviali ricchissimi di acque, di cui si riesce appena ad immaginare il fondo, che dopo aver percorso gole rocciose, superato spettacolari cascate ed attraversato forre e pozze incantate, si inabissano inaspettatamente sotto il letto pietroso delle fiumare. La grande ricchezza delle acque dell'Aspromonte si può ammirare lungo il torrente Menta dove si formano, tra una serie di salti rocciosi, le note Cascate di Maesano, sul torrente Ferraina dove si incontra la Cascata delle Forgiarelle, lungo il torrente Aposcipo, ma anche nelle profonde gole della fiumaraLa Verde o lungo il corso della fiumara Buonamico, dove una immensa frana caduta nel 1973 ha permesso la formazione del lago Costantino, piccolo specchio d'acqua incastonato tra pareti verticali di pietre e macchia mediterranea. Molti permettono di conoscere il territorio aspromontano: il sentiero del Brigante, che sentieri collega Gambarie a Stilo, il sentiero dell'Inglese (nome preso dal paesaggista anglosassone Edward Lear, che nel 1847 percorse a piedi il periplo dell'Aspromonte), il sentiero Italia, promosso dal Club Alpino Italiano, che si collega al più lungo sentiero escursionistico che attraversa l'Italia dalla Sardegna alle Alpi. Percorrendo questi sentieri, paesaggi e scenari si modificano di continuo, alternando foreste, acque e rocce in un susseguirsi di stridenti contrasti, tanto vari ed affascinanti da sfiorare la stranezza. Di particolare interesse il Santuario di Polsi e la Valle dei Monumenti, dove da una fitta foresta si elevano enormi e monumentali blocchi rocciosi, tra cui la famosa Pietra Cappa, alta oltre 100 metri.
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