Respiri di libertà sul Monte Subasio

inserito da Giulia





Un panettone verde e giallo che cambia colore a seconda delle stagioni…
Attraversarlo in macchina è un’esperienza unica, la carrareccia che sale sembra arrivare fino alle nuvole, che qui sono basse basse…
E’ considerato il Parco di San Francesco in quanto tutto il monte è ricco di memorie francescane, di romitori, di rifugi in cui i confratelli del povero di Assisi si riunivano in preghiera.
In basso gli ulivi, nel mezzo boschi di latifoglie, lecceti e faggeti e in alto pascoli montani.
Il parco regionale comprende sia il Monte Subasio che la vetta di Assisi.
Le strade che portano al Parco sono rappresentate essenzialmente da collegamenti tra i centri storici di Assisi, Spello, Nocera e Valtopina con i centri minori localizzati sul rilievo. Paesini che sembrano presepi. Queste strade hanno una funzione prevalentemente turistica come quella che collega il centro della città di Assisi - Porta Cappuccini - all'Eremo delle Carceri, all'Abbazia di San Benedetto e alla sommità del monte.
Sempre da Assisi, e precisamente da Porta Perlici, attraverso la SS. 444 prima e poi svoltando a destra, si trova Cà Piombino sede del Parco, e proseguendo si sale fino a costa di Trex, e si raggiunge Spello toccando prima i centri storici minori di Armenzano, San Giovanni e Collepino.
Importante è la strada apicale che collega Assisi a Spello e che ricalca l'antico tracciato carrareccio. Questa strada, molto panoramica, è frequentata da turisti per raggiungere i prati sommitali degli Stazzi sul versante di Assisi e il santuario della Madonna della Spella su quello di Spello.
Sempre lungo questo percorso si trovano il Mortaro Grande e il Mortaro Piccolo, doline asciutte poste vicino la sommità del monte, utilizzate, nei secoli passati, per produrre il ghiaccio comprimendo la neve e per conservarlo fino all'estate.
Accanto a questa viabilità principale, percorribile in auto, con le limitazioni imposte alla strada sommitale da esigenze di protezione ambientale, si dirama una serie di sentieri organizzati per essere percorsi a piedi o a cavallo, partendo soprattutto dai borghi di Costa di Trex, Armenzano, San Giovanni e Collepino, che permettono di raggiungere anche i prati della cima del rilievo.
Scoiattoli, volpi, faine, istrici, tassi e cinghiali potrebbero comparire all’improvviso nelle vostre fotografie…
Un paradiso in cui perdersi… e correre liberi sotto le nuvole.