Stromboli: l'energia della natura

inserito da Giulia & Romeo





Con qualsiasi mezzo decidiate di raggiungere Stromboli, l’ultimo tratto sarà uguale per tutti e sarà percorso con il traghetto o l’aliscafo. E sarà dal mare che avrete la prima visione dell’isola: dapprima un puntino lontano lontano, poi sempre più vicino e più grande, arriverà a sembrarvi un enorme animale accovacciato in posizione di riposo, un animale innocuo e tranquillo ma incredibilmente vivo. Perché il fumo che vedrete sulla cima già da lontano, e che subito si trasforma in leggere nuvolette, rende l’isola viva e quasi respirante. E scendendo dal traghetto avrete l’impressione di essere arrivati in un luogo davvero unico dove a dominare è l’armonia e la bellezza della natura con i suoi colori non artificiali. Non a caso nel 2000 tutto l’arcipelago delle Eolie è stato proclamato Patrimonio culturale dell’Umanità: Stromboli insieme ad Alicudi, Filicudi, Lipari, Panarea, Salina e Vulcano. I colori da cui immediatamente sarete circondati sono il bianco delle case e il nero della sabbia, su cui si stemperano come in una tavolozza il giallo delle ginestre e dei limoni, il rosso dei fiori, il verde e il marrone della collina, tutte le sfumature dell’azzurro del cielo e il rosso del fuoco di “iddu”, il vulcano che ogni notte presenta il suo spettacolo a turisti e locali. Ogni giorno verso le sei del pomeriggio le agenzie del paese organizzano escursioni guidate per vedere il vulcano in eruzione il più possibile da vicino. Per i più pigri lo spettacolo è godibile ogni sera alla pizzeria dell’Osservatorio che si trova proprio sotto la Sciara del Fuoco ed è raggiungibile con una bella passeggiata che fiancheggia il mare in circa mezz’ora. Piccoli boati, il crepitio della lava che rotola verso il mare…è uno spettacolo che si vede e che si ascolta, proprio come a teatro. Gli scoppi e il rosso acceso del fuoco hanno qualcosa di primordiale. Il vulcano, che gli antichi chiamavano il faro del Tirreno, in quanto visibile dalla coste calabre, eleva le sue cime gemelle fino a 927 m sopra il livello del mare. Quella che noi vediamo è solo la parte emersa di un imponente vulcano di 3000 metri di altezza il cui volume complessivo è 25 volte più grande di quello della parte emersa. I 400 abitanti dell’isola sono distribuiti nei centri abitati di Ficogrande, Piscità, San Vincenzo e Ginostra,quest’ultima raggiungibile solo via mare. Ginostra è un piccolo ed incantevole borgo di 30 abitanti, assolutamente non turistico, che detiene un primato per avere il porto più piccolo del mondo. Dopo essere stata abbandonata per molti secoli Stromboli è tornata ad essere assiduamente abitata dalla seconda metà del ‘900, grazie anche alla pubblicità che le fece il film di Rossellini “Stromboli terra di Dio”, con Ingrid Bergman. Ancora oggi sull’isola vi sono targhe e foto che ricordano gli episodi della lavorazione del film, e nella piazza principale di Stromboli il bar più famoso è il bar Ingrid. Una passeggiata la mattina fino alla Chiesa di San Vincenzo, un tuffo in mare in un’insolita acqua scura che riflette il nero della sabbia, un po’ di shopping nei negozietti vicino alla chiesa, uno sguardo al mare dalla terrazza in cima al paese, la granita con la panna, una pizza la sera all’Osservatorio per godervi tranquillamente seduti lo spettacolo che ha la forza e l’energia della natura, e infine Strombolicchio, lì di fronte a voi, una specie di castello gotico e fiabesco che spunta dal mare e che vi tiene compagnia insieme ai continui borbottii di Iddu.
Le giornate a Stromboli sono così… volano nella magica irrealtà di un luogo ancora lontano dalla civiltà.