Passeggiata alle Cinque terre
inserito da Giulia
Un tuffo in un quadro naif, dove tutto è colorato, piccolo e minuto, fermo nel tempo…e voi diventate i soggetti principali di questo quadro, dove le case, la natura e le persone sembrano lì apposta per fare da cornice e da sfondo al momento quasi magico che state vivendo. Perché i paesini delle cinque terre non sono tradizionali località marine, sono qualcosa di molto di più…Un'esperienza che vi rimarrà impressa nella memoria, un'immersione in un mondo diverso che vi affascinerà a tal punto da perdere per qualche ora o qualche giorno la concezione del tempo e dello spazio...e la presenza di turisti stranieri, in particolare tedeschi e americani, contribuirà a darvi quel senso di estraniamento che vi accompagnerà per scalinate e sentieri, nei vicoli e nelle piazzette. Partendo da La Spezia li si incontra in successione lungo la costa: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza, Monterosso. Sono raggiungibili anche da Lerici, tramite servizio di battelli. L'ideale a farli a piedi, lungoil famoso sentiero azzurro che li unisce.
L'itinerario parte da Riomaggiore e arriva a Monterosso. E' lungo circa 12 chilometri e la quota massima (200) si tocca a Prevo, piccola ma caratteristica frazione di Vernazza. Il percorso è composto per lo più da sentieri (8 chilometri circa), mulattiere acciottolate e gradinate (2 km circa). La parte restante è formata dal lungomare di Via dell'Amore e da strade interne dei paesi. L'intero percorso è segnalato da una striscia bianca e a azzurra. Se si esclude il sentiero degli innamorati, che risale agli anni trenta, è un tragitto antico molto conosciuto ai tempi della Repubblica di Genova, quando Vernazza era lo scalo e il mercato principale della zona. Per percorrere tutto il sentiero sono necessarie circa cinque ore e complessivamente si supera un dislivello di circa 500 metri. Il tempo raddoppia se si effettuano brevi visite ai borghi. L'ideale è avere almeno un paio di giorni se non più e dividere il percorso a tappe. E' facilmente percorribile ma è possibile trovare restringimenti del tracciato , tratti scivolosi e dirupi. In alcuni punti si tratta di una vera e propria mulattiera che si snoda lungomare collegando i cinque borghi tra loro. Ecco il sentiero più nei dettagli:
Riomaggiore-Manarola: 1km. Tempo di percorrenza: 20 minuti Il sentiero inizia dal piazzale della stazione FS per la Via dell'Amore fino a Menarola. Manarola-Corniglia: 2,8 km. Tempo di percorrenza: 1 ora Da Menarola sale lievemente e poi in piano sulla bella mulattiera raggiunge la stazione FS di Corniolia e il paese con erta scalinata. Corniglia- Vernazza: 3,4 km. Tempo di percorrenza: 1 ora e mezza Da Corniglia il sentiero si snoda mantenendosi pressoché alla stessa quota per lungo tratto con alcuni punti difficoltosi, scende infine a Vernazza. Vernazza- Monterosso: 3,8 km. Tempo di percorrenza: 2 ore Da Vernazza inizia il tratto più lungo e tortuoso dove spesso occorre fare molta attenzione per la natura del terreno. Il sentiero sale fino a 180 metri di quota ed in vista di Monterosso scende precipitosamente terminando in prossimità del Comune.
Ed ecco qualche informazione su ciascun paesino... RIO MAGGIORE E' il primo paese che si incontra partendo dalla Spezia. Il paesaggio è tipicamente verticale, presentando la classica struttura a gradoni dei borghi situati nelle valli torrentizie, con pareti ripide ed esiguo fondovalle. Verticali sono dunque anche le strade, costituite da scale e scalinate. Visioni da cartone animato, luoghi che la fantasia faticherebbe a immaginare. La via principale è un canale coperto: sotto scorre il torrente Rivus Maior, che ha dato il nome al paese. Le abitazioni presentano lo schema delle case-torre, sviluppate in altezza su tre quattro piani con non più di due vani per piano, legate le une alle altre in schiere parallele. Il materiale da costruzione è locale: le pietre per la muratura, l'ardesia per i tetti…e su tutte le facciate i tipici colori giallo e rosa dell'intonaco verniciato. Da vedere, in particolare: la Chiesa di San Giovanni Battista, l'Oratorio dei disciplinati, il Castello, la Cappella di San Rocco e di San Sebastiano. Si può passeggiare a Montenero, alla batteria Racchia, dalla stazione alla marina. Assolutamente da percorrere la Via dell'Amore che, scavata nella parete rocciosa, porta fino a Manarola. Curiosità: in tanta atmosfera, un po' di tecnologia moderna: il televideo del comune, le telecamere "guardia parco" e le telecamere subacquee. Da non perdere un assaggio ai dolci, alle focacce e alle squisite torte salate di Mare e Monti, Via Signorini 48, sulla stradina che trovate a sinistra della chiesa principale, quella posta sopra il centro del paese. MANAROLA Arroccata su uno scosceso promontorio di roccia scura, con il suo piccolo porto racchiuso tra due speroni rocciosi, anche Manarola è un borgo di antica origine caratterizzato dalle case-torre. Stretti vicoli lastricati in pietra raggiungono le case sui fianchi del promontorio e degli orti. A monte dell'abitato una piazza in cui sono concentrati gli edifici religiosi. La piramide di cemento, dipinta di bianco, che spunta tra le case più alte, è un segnale trigonometrico per i naviganti. Da vedere: la Chiesa di San Lorenzo, il campanile a pianta quadrata, l'Oratorio dei disciplinati, i resti di un antico bastione. Si può passeggiare lungo la "stradina", dirigersi all'area attrezzata di punta Bonfiglio o percorrere il sentiero delle trasparenze marine. Imperdibile la Via dell'Amore, il percorso scavato nella parete rocciosa che porta fino a Riomaggiore. Da non perdere: il presepio di Mario (dal 18 dicembre alla fine d gennaio), La processione di San Lorenzo (10 agosto), La festa dei pittori, Il festival organistico(Luglio-Agosto). CORNIGLIA Il borgo di Corniglia si differenzia notevolmente dagli altri paesini delle Cinque Terre per la sua posizione elevata rispetto al mare. Il promontorio su cui sorge è alto un centinaio di metri e precipita ripidissimo e inaccessibile verso il mare. Per raggiungerlo bisogna salire la "Landarina", una lunga scalinata di mattoni: 33 rampe con 337 gradini.(c'è anche una strada carrozzabile che dalla ferrovia conduce al paese). Anche le case sono più basse, più simili a quelle dei borghi dell'entroterra. L'abitato si sviluppa lungo la strada principale, via Fieschi; le case da un lato si affacciano sulla via, dall'altro guardano il mare. Da vedere: la Chiesa di San Pietro, l'Oratorio dei disciplinati di Santa Caterina, i ruderi di una rocca risalente al 1556, su una rupe a strapiombo sul mare… Si può passeggiare a San Bernardino, a Guvano, allo Spiaggione. VERNAZZA E' l'unico porto naturale delle Cinque Terre. Il borgo di Vernazza si sviluppa lungo il torrente Vernazzola (ora coperto) per risalire sulle pendici di uno sperone roccioso che nasconde l'abitato a chi proviene dal mare. Ripidi e strettissimi percorsi scendono lungo la strada principale che sfocia in una piazzetta situata di fronte al porticciolo. Accanto alle caratteristiche case torre si aggiungono elementi architettonici di pregio, quali logge, porticati, portali, testimonianza della prosperità di cui godette questo paesino durante la dominazione genovese. Da vedere: la Chiesa di Santa Margherita di Antiochia, il Convento dei Padri Minori Riformati di San Francesco, il Palazzo porticato, il Castello Belforte e la torre. Si può passeggiare a Reggio (non Emilia!) o raggiungere la cappella sul monte Santa Croce. MONTEROSSO Il paese è a ridosso di colline coltivate a vite ed ulivo. La vegetazione circonda l'abitato abbracciandolo. L'antico nucleo originario di Monterosso si trova sulla collina di San Cristoforo, che separa in due l'attuale paese; questa parte del borgo, definita Monterosso Vecchio, è rimasta praticamente intatta e presenta le stesse caratteristiche degli altri paesini. Le spiagge estese, le meravigliose scogliere a picco e le acque cristalline del mare rendono Monterosso il borgo più accogliente della riviera ligure di levante. Numerosi alberghi e caratteristici ristoranti danno la possibilità di soggiornare tranquillamente,e di gustare i piatti tipici della cucina ligure accompagnati dal famoso vino delle Cinque Terre. Da vedere: la Chiesa di San Giovanni Battista, l'Oratorio della Morte, l'Oratorio di Santa Croce, il Convento dei Cappuccini, il Castello e le mura, la Torre Aurora , il Gigante (una scultura del 1910 in cemento armato, alta 14 metri per 1700 quintali raffigurante Nettuno) Si può camminare lungo la passeggiata delle agavi, andare a Mesco, al Cenobio degli Olivetani, a Soviore. Da non perdere: una camminata sulla spiaggia e la festa dell'Infiorata.
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