Un tuffo nelle Terme di Abano

inserito da Giulia & Romeo





Un tuffo nelle acque termali e negli anni sessanta…E’ questo che vi regala Abano in un weekend in uno dei suoi mille alberghi: Metropole, Astoria, Alba, Sole, Internazionale, Ariston, Ritz….Le scritte campeggiano in alto sui tetti e le potete vedere ovunque siete,la città ha più alberghi che abitanti si mormora, quelli termali sono almeno un’ottantina.. E ognuno offre a suo modo e con il suo stile vasche e piscine ricavate con l’acqua del sottosuolo, così fertile di acqua calda che viene sfruttata anche per i riscaldamenti delle abitazioni. Un prosecco dei colli Euganei è d’obbligo all’ora dell’aperitivo nell’isola pedonale ricca di negozi, dopo una bella giornata di total relax trascorsa fra piscine, idromassaggi e trattamenti vari…Sulla via principale si affacciano edifici antichi e moderni; il Grand Hotel dell’Orologio è uno degli emblemi della storia di Abano, e di fronte, all’Hotel Trieste Victoria, ebbe sede il comando supremo italiano durante la seconda guerra mondiale.
La sera, dopo cena, non si può non visitare Arquà Petrarca, a 17 km, raggiungibile attraverso una strada che si snoda su su per i colli Euganei e ci si arriva illuminati dalla luna…
E' un paesino medioevale pieno zeppo di enoteche dove è possibile assaggiare il brodo di giuggiole, tipico liquore del luogo. Qui di giorno si può ancora visitare la villa dove visse gli ultimi anni Francesco Petrarca, il famoso autore del Canzoniere che tanto amò Laura quanto Dante Beatrice. Il borgo del Poeta fa parte del risteretto club dei 100 borghi più belli d'Italia.
A 5 chilometri da Abano si trova invece Padova. Anche se avete poco tempo due visite ve le raccomandiamo, una sacra e una profana. Una visita alla basilica di Sant’Antonio, dove si trova la tomba e la cappella delle reliquie e dove tantissimi ex voto testimoniano le preghiere e le richieste di miracoli dei fedeli.Uscendo ammirerete Prato della Valle, la terza piazza più grande del mondo dopo quelle di Pechino e di Mosca. E una sosta al Caffè Pedrocchi, locale storico della città che conserva ancora il fascino elegante di cinquant’anni fa, con i suoi lampadari e le sue mura littorie. Qui uno spritz è d’obbligo, servito con patatine, giardiniera, olive e schiacciatine con il pomodoro…
Non si può partire senza prima aver acquistato il Dolce del Santo…esposto in quasi tutte le vetrine della città, pan di spagna marmellata e tanto zucchero.