Last minute fino al 16 Febbraio- A Roma per scoprire il culto e il tesoro di San Gennaro

inserito da Giulia & Romeo





Per chi Roma l’avesse già vista, e magari anche rivista, e cercasse un’occasione particolare per ritornarci eccone una che farà stupire e affascinare: la visita alla mostra sul tesoro di San Gennaro, esposto ancora per due settimane fino al 16 febbraio a Palazzo Sciarra, in via Minghetti angolo via del Corso.

Per la prima volta al di fuori della città di Napoli è stato presentato non solo il Tesoro del Santo, ma documenti originali, dipinti, sculture, disegni e arredi sacri, che aiutano a capire la straordinaria storia di un culto, di una città, di un popolo. Sette secoli di storia, un viaggio attraverso donazioni di papi, imperatori, re , nobili e persone comuni per illustrare uno dei più importanti e ricchi tesori di arte orafa.

Detto anche il Santo degli immigrati, con 25 milioni di fedeli nel mondo, San Gennaro ha raccolto intorno a sé più devoti di ogni altro. Dal 300 d.C. per i napoletani e non solo rappresenta uno scudo contro ogni male.
A proteggere il tesoro la Deputazione della Real Cappella del Tesoro, organizzazione laica nominata inizialmente per supervisionare la fabbrica della cappella dedicata al Santo nel Duomo di Napoli e successivamente per difendere la collezione da minacce esterne.Ancora oggi è formata da dodici famiglie che rappresentano i Sedili di Napoli. (gli antichi quartieri)

Il percorso espositivo analizza il culto di San Gennaro dalle sue origini allo splendore dei due capolavori della collezione: la collana di San Gennaro, in oro argento e pietre preziose realizzata da Michele Dato nel 1676 e la Mitra, in argento dorato con diamanti , rubini smeraldi e due granati creata da Matteo Treglia nel 1713. Intrisa di significato la scelta delle gemme. Secondo la tradizionale simbologia lo smeraldo rappresentava l’unione della sacralità del Santo con l’emblema dell’Eternità e del potere, i rubini il sangue dei martiri e i diamanti il simbolo della fede inattaccabile. Lunga la lista degli illustri donatori che hanno reso omaggio al Santo, tra i quali Maria Carolina d’Austria, Vittorio Emanuele II e Gioacchino Murata, cognato di napoleone.

E usciti dalla mostra, Roma vi mostrerà il suo eterno splendore: potrete fare una visita in Vaticano, partecipare a una S. Messa in San Pietro la domenica mattina alle 10 e assistere poi all’Angelus del Papa a mezzogiorno, insieme a tanti pellegrini che accorrono ogni settimana da tutto il mondo. Potrete salire sulla cupola in ascensore e poi proseguire fino in cima per altri 300 scalini…per ammirare da lassù un panorama mozzafiato di tutta la città. Potrete passeggiare in Piazza di Spagna, salire su per Trinità dei Monti…ammirare le vetrine di Via Condotti, camminare fino all’Altare della Patria…E ancora scattare una fotografia davanti alla Fontana di Trevi, passeggiare nella zona intorno al Pantheon, piazza della Pietra…cenare a Trastevere, noi vi suggeriamo la Trattoria degli Amici in piazza sant’Egidio, dove a servire con il sorriso sulle labbra e tanto entusiasmo sono dei ragazzi disabili. Piazza Trilussa, via della Regola, Campo dei Fiori, via del Governo Vecchio con tutti suoi negozietti…e se siete a Roma per un weekend sarà quindi ora di rientrare a casa!